Richard Forson: “Per Cargolux Italia in arrivo il rinnovamento della flotta”
Intervista esclusiva al numero uno della compagnia aerea che si dice soddisfatto dei risultati e del rapporto di business con Malpensa e con il nostro Paese
La compagnia aerea lussemburghese Cargolux si prepara ad avviare un progressivo piano di rinnovamento della flotta di aerei merci operati dalla propria controllata Cargolux Italia attiva presso lo scalo di Malpensa. Lo ha annuncia in questa intervista a AIR CARGO ITALY il chief executive officer Richard Forson che traccia anche un bilancio sulle attività in corso e sulle prospettive del mercato del cargo aereo a livello internazionale.
Mr. Forson che cosa vede nel futuro prossimo di Cargolux?
“Penso che la prossima fase sarà il rinnovo della flotta, anche all’interno di Cargolux Italia.”
Sapete già quanti e quali investimenti sono previsti?
“Beh, il primo investimento che abbiamo fatto è stato per 10 nuovi 777-8F, un piano da circa 2,1 miliardi di dollari. Abbiamo un’opzione per altri 36 aeromobili per sostituire i 747-ERF e questo prevedo sia un investimento di altri 1,2 miliardi di dollari per Cargolux. Una parte dei primi 10 ordinati sarà anche per Cargolux Italia.”
Quali saranno dunque le tempistiche di consegna?
“È molto probabile che la consegna avvenga nel primo trimestre del 2028. Siamo in stretto contatto con Boeing per quanto riguarda lo sviluppo del cargo e speriamo che entro il primo trimestre del 2028 il nuovo aereo entri in servizio con Cargolux.”
Dovremo aspettarci un aumento di capacità di stiva sul mercato italiano?
“No, non significa un aumento della capacità perché non è un aereo grande come il 747. Come compagnie aerea prenderemo ovviamente in considerazione unità aggiuntive se la domanda lo richiederà sul mercato.”
In questo momento storico in realtà si respira soprattutto molta incertezza. Questo cosa significa per Cargolux?
“Andiamo pure dritti al punto. Per il futuro le dimensioni della flotta dipenderanno dalle prospettive del settore nel suo complesso, che come sa quest’anno si è complicato particolarmente.”
Nonostante questo contesto internazionale vede nuovi mercati promettenti?
“L’India sembra essere in crescita, con un’economia che è salita del 6,5% nell’ultimo anno e sta attirando molti investimenti diretti, cerca di sviluppare fonti di produzione alternative e di non concentrarsi solo su un paese specifico. Si tratta quindi di un mercato interessante a cui stiamo guardando anche se si trova in Medio Oriente, una regione dove ci sono già grandi vettori importanti come Emirates, Qatar Airways ed Etihad.
Poi anche il Sud America è un mercato interessante per noi in futuro.”
L’Italia rimarrà un hub importante per la vostra compagnia?
“Sì, Cargolux Italia dal nostro punto di vista ha ottenuto ottimi risultati. Il numero di aeromobili che abbiamo in Italia in questa fase è limitato a quattro ma l’azienda svolge un ruolo estremamente prezioso nelle operazioni del gruppo Cargolux.”
Nessuna critica da fare al cluster cargo aereo italiano?
“Da parte di Cargolux Italia, siamo abbastanza soddisfatti. Abbiamo apportato alcuni cambiamenti tra i fornitori ma credo sia stato dovuto più a una necessità di snellire i processi. Quindi, in definitiva sì, ritengo che operare da Milano sia stato davvero positivo per Cargolux Italia e apprezziamo anche il buon rapporto che abbiamo con l’autorità aeroportuale locale.”
Insomma nonostante il quadro internazionale vede un futuro roseo per Cargolux in giro per il mondo?
“Molto dipenderà da ciò che verrà fuori dai negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e non solo la Cina, ma anche l’Unione Europea, il Regno Unito. E anche con il Sud-est asiatico, perché in quell’area ci sono importanti economie in via di sviluppo.
In generale credo di poter dire solo che, ovunque ci sia domanda di trasporto merci via aerea, Cargolux adatterà ovviamente la sua rete per soddisfare le esigenze dei propri clienti. E nel fare ciò, ovviamente, valuteremo dove sia possibile impiegare al meglio le nostre risorse. Finché, però, non sapremo con certezza quale sarà la situazione commerciale a livello globale, non prenderemo decisioni affrettate”.
I noli aerei di oggi sono ancora soddisfacenti?
“I tassi sono ancora abbastanza buoni in questo momento; abbiamo ottenuto buoni risultati.
Nel primo semestre batteremo quanto avevamo preventivato per il 2025. Ci sono anche delle opportunità.”
Quali?
“Le incertezze e il rischio di vedere introdotti nuovi dazi hanno messo fretta a chi doveva spedire merci e si è assistito a una corsa al front loading.
La cosa più importante per le persone è avere la certezza di quali saranno le barriere commerciali in futuro, se ce ne saranno. La mia speranza è siano mantenute al minimo, in modo che il flusso globale di merci non venga influenzato e che il mondo continui a funzionare come ha funzionato finora su base commerciale. Non credo che ogni singolo Paese possa soddisfare autonomamente tutte le proprie esigenze, oggi viviamo in una comunità globale.”